giovedì 1 novembre 2012

E' scontato e ovvio





Tanto eravamo contenti 5 giorni fa, tanto i nuovi inconvenienti hanno completamente rovinato il nostro ottimismo.

Innanzitutto abbiamo dovuto quasi litigare con il nostro architetto perché mandasse avanti la parte burocratica-amministrativa, come da accordi, per comunicare le variazioni avvenute nella composizione della squadra lavori. 
Non ho mai sentito nessun committente che si sia dovuto preoccupare di questi aspetti, andandosi a leggere i decreti legislativi, circolari dell’agenzia delle entrate e innumerevoli forum online. Questi aspetti SONO di competenza del direttore lavori/coordinatore sicurezza. Fatto sta che però il legislatore ha pensato bene di far ricadere comunque ogni responsabilità per omissioni/errori/ritardi di comunicazioni varie anche sul committente. E quale arma finale ha scelto il legislatore? Ha pensato di condizionare i benefici delle detrazioni fiscali al corretto rispetto di tutti gli adempimenti amministrativi, dandosi ben 10 anni di tempo dalla fine dei lavori per controllare tutte le carte. 

Il nostro architetto, che ha preparato tutti i documenti, non era al corrente di importanti obblighi inerenti alla direzione lavori, che condizionano la detraibilità di certe spese. Approfondirò meglio questi aspetti su un post dedicato, per il momento mi limito a dire che questa ottusità del nostro “professionista” ci ha fatto perdere innumerevoli ore di sonno nonché trasmesso molta ansia e nervosismo.
Alla fine abbiamo raggiunto un compromesso ma dopo notevole insistenza e solo grazie al fatto che Edo ed io ci siamo lungamente documentati sulla materia. Vorrei tralasciare, ma proprio non resisto, che quando finalmente l'architetto mi ha mandato quel documento compilato sul quale abbiamo tanto insistito.. Mi sono accorta che non è stato nemmeno in grado di indicare la lista completa di tutti i fornitori, dimenticandosene uno.. Ma sì.. Tanto, cosa vuoi che sia??

Passato quel brutto momento, c’è stato poi il grosso problema delle porte interne e della porta blindata.

Per farla breve, è venuto fuori che la porta del bagno doveva essere da 70 cm. L’ordine invece è stato fatto con tutte le porte da 80 cm. Non abbiamo ancora capito se l’ordine si può bloccare, in caso contrario ci perdiamo 400 Euro, il costo della porta sbagliata, più il fatto che rimarremo un mese senza porta del bagno (fortuna che c’è anche il bagno piccolo).
Ovviamente le misure erano state concordate con l’architetto, il quale aveva detto “Porte tutte da 80cm”!
Tuttavia, i discorsi a voce sono facilmente ritrattabili, in più in quel periodo, il nostro architetto si era dato alla macchia e non si faceva più sentire, non rispondeva agli sms, al telefono, alle email.. Quindi l’ordine era stato fatto partire in fretta da noi. 
Pur avendone successivamente trasmessa una copia all’architetto, lui “ha dato per scontato che chi ha fatto le misure le avesse prese giuste”, anche se nella stessa telefonata ha detto che “è ovvio che la porta del bagno sia da 70cm e non da 80cm”. 

Ovvio.. Infatti, chiedete a tutte le persone che conoscete se quando vanno in bagno a casa loro, sanno che stanno varcando una soglia da 70cm e non da 80.. !!!! Certo che son proprio ridicoli ‘sti architetti!

Ne consegue che  pur avendo ricevuto copia dell’ordine con la specifica di tutte le dimensioni delle porte, l’architetto si è “giustamente” (per citare l’autore della dichiarazione) fidato.
Ovvio..

Però a noi adesso interessa riparare la situazione senza perderci vagonate di euro e, soprattutto, senza ritardare i lavori.
A proposito di ritardo dei lavori, ecco che arriviamo all’altra grossa complicazione: la porta blindata.

Quando l’abbiamo acquistata 4 anni fa, la nostra porta blindata era stata montata male, senza che fosse prima smontato il telaio in legno della porta precedente e, con il tempo, per il peso si è inclinata. 
Edo ed io eravamo d’accordo con il tipo delle porte interne (che è lo stesso degli infissi.. il rimbambito, insomma), che, con l’occasione dei lavori, ce l’avrebbe rimontata a regola d’arte.
In questi giorni è venuto fuori che per rimontare la porta blindata, occorreva un nuovo telaio in ferro, cioè non si poteva usare quello preesistente. 
Ciò implica che occorre dunque contattare l’azienda produttrice della porta, farli venire a fare un sopralluogo e ordinare il telaio nuovo. Tempi di consegna: 60 gg almeno.
Ma dico, ma l’architetto, il quale non si ricordava nemmeno che dovesse essere fatto questo lavoro, PERCHE’ NON CI HA DETTO NULLA 2 mesi fa, quando saremmo stati certamente in tempo per fare l’ordine???

La questione porta blindata rischia di fermare tutto il cantiere perché dobbiamo posare il legno, e per posare il legno la porta deve essere alzata almeno dello spessore del legno+colla (13 mm).
Per il momento, gli scagnozzi dell'infissologo hanno provvisoriamente alzato un po' la porta, secondo Edo, in misura sufficiente per far passare sotto lo spessore del legno, tuttavia, a distanza di due giorni, siamo ancora in attesa di un responso ufficiale dall’architetto.

Ah, in tutto questo casino, siamo stati lasciati al sostituto architetto perchè il nostro “vero” architetto si è preso una settimana di ferie, per il ponte.. Non ha nemmeno avuto l'accortezza di lasciare le chiavi del cantiere al suo sostituto il quale mi ha chiamato ieri mentre ero al lavoro per dirmi “Stamattina non siamo potuti entrare in casa”. Mi fa piacere..